La Corte Suprema indiana ha annullato la sentenza di un tribunale di New Delhi che, nel 2009, aveva legalizzato l’omosessualità. La legge prevedeva l’ergastolo come massima punizione.
La decisione è giunta in seguito a diverse petizioni di associazioni religiose contrarie alla depenalizzazione del reato previsto dal Codice penale del paese che vieta le relazioni tra adulti dello stesso sesso in quanto “contro natura”.
Un gruppo di attivisti è sceso in strada mercoledì a Mumbai, con cartelloni che chiedevano di “non tornare indietro”.
ATS/SM
da RSI.ch