Revisione annuale della situazione dei diritti umani di lesbiche, gay, bisessuali, trans e persone intersessuali in Svizzera per il periodo da gennaio a dicembre 2020 – ILGA Europe[1]

Che cosa è ILGA-Europe?

ILGA-Europe è la Regione Europea dell’ILGA (International Lesbian & Gay Association – Associazione Internazionale Lesbiche e Gay) fondata nel 1996. È un’organizzazione non governativa, una piattaforma rappresentativa che raggruppa altre organizzazioni, principalmente associazioni LGBT a livello europeo che lotta per l’uguaglianza e il rispetto dei diritti umani per le persona lesbiche, gay, e transgender (LGBT) in Europa. L’Associazione gode di uno status consultivo presso il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite e di partecipazione presso il Consiglio d’Europa[2]. Fin dagli albori, ILGA si è prefissata la responsabilità di sostenere lo sviluppo del movimento LGBT in Europa, compresi Transgender Europe, Inter-LGBT e di coordinare le relazioni con l’Unione europea, il Consiglio d’Europa e l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa[3].

Violenza e pregiudizi

Nel 2020, in Svizzera, si sono registrati con una certa frequenza diversi attacchi omofobi. Durante il mese di marzo è stato ratificato l’arresto agli autori di crimini d’odio risalenti al 2019, nel mese di luglio, ed è stato dichiarato colpevole a processo l’aggressore di alcuni volontari presso uno stand IDAHOT, a Zurigo. Nonostante il successo del referendum del 9 febbraio[4], il Consiglio degli Stati ha deciso di non registrare la natura anti-LGBTI dei crimini d’odio per mancanza di dati, suscitando l’opposizione e la critica di molte organizzazioni LGBTI locali. Sei diversi cantoni e la città di Zurigo, sulla base di iniziative parlamentari, hanno deciso di raccogliere i rispettivi dati. Con il Cantone Friburgo, in prima posizione, la città di Zurigo inizierà dal 1º gennaio 2021.

Uguaglianza e non discriminazione

Il 9 febbraio il popolo svizzero è stato chiamato a votare un referendum contro le discriminazioni nelle procedure di accesso ai servizi e il riconoscimento in quanto crimine dell’incitamento all’odio sulla base dell’orientamento sessuale. Il 63% della commissione ha votato a favore della nuova legislazione, sostenuta dal governo e dalla maggior parte dei partiti politici entrando in vigore dal 1 º luglio dello stesso anno.  La legge contro le discriminazioni risalente al 1993 includeva infatti i concetti di “razza, origine etnica o religione” che nel suo ambito di applicazione lasciava, purtroppo, ancora vulnerabili a livello giuridico le persone LGBT. Nel mese di febbraio, la città di Zurigo ha presentato il suo nuovo piano di azione per l’uguaglianza (2019-2022): per la prima volta, vengono incluse misure a favore della trans-uguaglianza, affinché si possa combattere l’omofobia e la transfobia in tutti gli spazi pubblici. In occasione della giornata mondiale contro l’omofobia, transfobia e bifobia – IDAHOT (International Day Against Homophobia, Transphobia and Bophobia)[5], 17 maggio, la città di Bienne ha presentato l’elenco di misure adottate per la lotta contro l’omofobia e la transfobia. Le misure sono attuate in collaborazione con gli enti e le Organizzazioni LGBTI presenti sul territorio.

Familiy

Nel mese di agosto, il governo di Ginevra ha annunciato di estendere il congedo parentale a tutti gli agenti statali, genitori che vivono in un’unione registrata, o in altre relazioni non coniugate. Il governo afferma che la scelta sia stata presa nella volontà di tutelare il migliore benessere dei bambini. Nel mese di giugno, il consiglio nazionale ha deciso (voti a favore132, contrari 52) che saranno concessi alle coppie dello stesso sesso gli stessi diritti delle coppie eterosessuali, compreso il diritto di sposarsi, il diritto di donazione del seme ed infine il riconoscimento della paternità fin dalla nascita. Il 1° dicembre il consiglio federale ha proposto di limitare il diritto al riconoscimento della paternità dalla nascita ai figli concepiti attraverso la donazione di sperma riguardante la legge federale sulla Riproduzione medicalmente assistita. Il consiglio nazionale ha approvato la proposta. Il 18 dicembre il disegno di legge passa in entrambe le camere (Consiglio nazionale, 136 voti favorevoli, 48 contrari; Consiglio degli stati 24 favorevoli, 11 voti contrari). L’UDF ha annunciato il referendum.

Salute

A livello mondiale le conseguenze della pandemia riguardanti l’accesso all’assistenza sanitaria per le persone transgender rivelano globalmente che nei paesi di lingua tedesca (Austria, Germania, Svizzera orientale), quasi la metà degli intervistati temeva che vi potessero essere ostacoli e impedimenti all’accesso e reperibilità delle cure ormonali; il 17% teme limitazioni nell’accesso alla chirurgia, il 15% ha riferito che il loro intervento è stato annullato. Circa un terzo degli intervistati presentava uno stato di salute ad alto rischio di infezione da Covid-19.

Riconoscimento giuridico del genere

Nel corso del mese di gennaio il tribunale locale di Zurigo ha riconosciuto legalmente il cambio di genere ad un bambino di 6 anni. La richiesta è stata presentata dai genitori. In giugno, lo stesso tribunale ha riconosciuto il cambio di genere ad un richiedente asilo trans. Nello stesso mese, il Consiglio degli Stati ha approvato il piano del Consiglio Federale per rendere il procedimento del riconoscimento di genere più facile, più veloce, meno costoso e affinché si eliminasse il requisito di sottoporsi alle visite mediche di controllo. Invece di passare attraverso il sistema giudiziario, LGR[6] sarà possibile con una semplice auto-determinazione, basata su una auto-dichiarazione che le persone trans o intersessuali potranno depositare in comune. Nel mese di settembre il consiglio nazionale ha varato la proposta di legge. Accanto alle organizzazioni transessuali e intersessuali il Consiglio Nazionale ha suggerito che i rappresentati legali, vale a dire, per solito i genitori, non dovrebbero essere richiesti per nessuna persona capace di intendere e volere, dunque capace di giudizio. Questa scelta contraddiceva la posizione del Consiglio Federale e del Consiglio deli Stati. Alla fine, quest’ultimo ha abbassato la soglia per l’obbligo del consenso parentale dai 18 ai 16 anni. Ciò significa che i minori di 16 anni e coloro soggetti alla delega generale (tutela legale) dovranno presentare il consenso del loro tutore (o tutori). La società civile ha fortemente criticato la scelta discriminatoria e monitorerà la situazione. Il 18 dicembre la proposta di legge passa con una maggioranza di voti 33-6 nel Consiglio degli Stati, e a 128-54 in Consiglio Nazionale. Entro il 2021, la legge potrebbe essere abrogata da un referendum popolare. Il Consiglio Federale ha incaricato la Commissione Consultiva Nazionale sull’Etica Biomedica (NEC) per scrivere una relazione sulle opzioni e le conseguenze legali nell’introduzione di un “terzo” genere o un opzionale “genere non binario”. L’8 dicembre il CNE ha presentato la sua relazione concludendo che qualsiasi sistema di rottura dal modello binario attualmente in vigore sarebbe preferibile. Nel mese di novembre, ad un cittadino svizzero è stato negato il cambio di genere. Le autorità svizzere sostengono che la registrazione di un genere non binario andrebbe contro l’ordine pubblico svizzero e sarebbe di conseguenza illegale. Il ricordo contro questa decisione è stato archiviato.

Partecipazione al pubblico, culturale e vita politica

In marzo, Curdin Orlik, un famoso “Schwinger”[7], atleta, ha fatto coming-out, dichiarandosi gay. Si dice che sia il primo gay maschio atleta in svizzera a dichiararsi durante la usa carriera sportiva. In un’indagine del TGNS[8], il 75% degli intervistati ha raccontato di essere stato vittima di esperienze negative nello sport a causa della transessualità, o di segregazione in base al sesso, principalmente in relazione agli impianti sportivi, compresi i bagni e spogliatoi.

Sicurezza e protezione sociale

A luglio, la città di Zurigo e l’associazione Queeraltern ha annunciato che saranno costruiti appartamenti di riposo per anziani LGBTI* e pronto entro il 2025.

La Svizzera si piazza al 23esimo posto nel ranking mondiale tra i paesi che tutelano i diritti LGBT.

13%: hate crime & hate speech, 33%: family, 32%: Equality & non-discrimination, 33%: Asylum, 43%: Legal gender recognition and bodily integrity

[1] https://www.rainbow-europe.org/#

[2] ILGA-Europe – ilga-europe.org/#

[3] Ibidem.

[4] Il 9 febbraio 2020 i cittadini Svizzeri hanno accettato la modifica del codice penale e del Codice militare che mira a vietare la discriminazione basata sull’orientamento sessuale.

[5] Ricordando il 17 maggio del 1990, si commemora in tutto il mondo il giorno in cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha deciso di eliminare l’omosessualità dall’elenco dei disturbi mentali.

[6] Acronimo: Legal Gender Recognition

[7] Schwinger: è una forma tradizionale svizzera di wrestling.

[8] Acronimo: Transgender Network Switzerland

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