L’OMS l’ha rimossa dalla categoria dei disordini mentali dell’International Classification of Diseases
Essere transessuale non è più una patologia mentale per l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Durante la 72° Assemblea Mondiale della Sanità (WHA), in corso dal 20-28 maggio, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha ufficialmente adottato l’undicesima revisione della classificazione statistica internazionale delle malattie e dei problemi sanitari connessi (ICD-11), che entrerà in vigore il 1° gennaio 2022.
CONDIZIONE DI SALUTE SESSUALE
Durante l’assemblea che si tiene a Ginevra, in Svizzera, i paesi membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno votato per rinnovare la lista ICD-11. Qui “l’incongruenza di genere” non compare più tra le patologie mentali, ma figura come “condizione di salute sessuale”. L’Organizzazione intende così rimuovere le basi per “grandi stigmatizzazioni” subite dalle persone transgender e allo stesso tempo riconosce che questo stato può comportare il bisogno di terapie sanitarie. La transessualità viene così classificata come l’omosessualità, rimossa dalla categoria delle malattie mentali dall’Oms nel 1990,
L’ICD. COS’È?
L’ICD è la base per l’identificazione di tendenze e statistiche sulla salute a livello globale e lo standard internazionale per la segnalazione di malattie e condizioni di salute. È lo standard di classificazione diagnostica per tutti gli scopi clinici e di ricerca. L’ICD definisce l’universo di malattie, disturbi, lesioni e altre condizioni di salute correlate.
L’ICD cattura anche fattori che influenzano la salute, o cause esterne di mortalità e morbilità, fornendo uno sguardo olistico su ogni aspetto della vita che può influire sulla salute.
Permette di programmare i servizi sanitari, allocare la spesa sanitaria e investire nel miglioramento delle terapie e della prevenzione. L’ICD-11 è ora adatto a molti usi, tra cui registrazione clinica, cure primarie, sicurezza dei pazienti, resistenza antimicrobica, allocazione delle risorse, rimborso, casemix, oltre alle statistiche di mortalità e morbilità.
Esso riflette i progressi della scienza e della medicina. Può essere ben integrato con applicazioni di salute elettronica e sistemi di informazione. Questa nuova versione è completamente elettronica, consente di registrare più dettagli ed è significativamente più facile da usare e da implementare, il che porterà a meno errori e costi inferiori e renderà lo strumento molto più accessibile, in particolare per le impostazioni a risorse limitate.
«L’incongruenza di genere è stata rimossa dalla categoria dei disordini mentali dell’International Classification of Diseases per essere inserita in un nuovo capitolo delle ‘Condizioni di salute sessuale’», spiega l’OMS.
L’agenzia dell’ONU sottolinea che «è ormai chiaro che non si tratti di una malattia mentale e classificarla come tale può causare una enorme stigmatizzazione per le persone transgender».
La decisione di lasciarla in un capitolo dell’International Classification of Diseases (ICD), spiega ancora l’Oms, nasce dall’esistenza di un notevole bisogno di importanti cure sanitarie che può essere soddisfatto se la transessualità rimane all’interno dell’Icd stesso.
La transessualità, spiega Lale Lay, coordinatrice del team che gestisce le problematiche di adolescenti e popolazioni a rischio, è stata collocata «in un capitolo di nuova creazione, per dare spazio a condizioni collegate alla salute sessuale e che non necessariamente hanno a che fare con altre situazioni codificate nell’Icd».
Alla base della decisione c’è «l’aver capito che non si tratta di una condizione mentale e lasciare l’incongruenza di genere in quel capitolo avrebbe creato biasimo e condanna» per i transgender, ma «è stato inserito comunque in un altro capitolo» per «garantire l’accesso agli adeguati trattamenti sanitari».
Questo potrebbe «portare ad una migliore accettazione sociale degli individui» e, a cascata, «migliorare l’accesso alle cure, perché riduce la disapprovazione sociale».
Fonte: https://www.gaypost.it/lassemblea-oms-rimuove-ufficialmente-la-transessualita-tra-i-disturbi-mentali